Biografia

Nasce a Casalgrande (RE), dove tutt’ora vive e lavora.
Inizia a fotografare nel 1985, fonda con alcuni amici il Gruppo Fotografico il Torrione e con loro promuove un progetto, il “199/A” curato da Roberto Margini, unico nel suo genere nel panorama italiano, che nell’arco di 10 anni porta il Torrione ad affacciarsi alla ribalta internazionale.
Partecipa a rassegne nazionali e internazionali dove riceve numerosi riconoscimenti, tra cui spiccano: viaggi premio in Europa e Africa; il premio  ricevuto da Luca Cordero di Montezemolo e Piero Lardi Ferrari, per la migliore immagine, del 50° della Scuderia Ferrari e della nascita di Enzo Ferrari; la menzione d’onore al Nikon Photo Contest International in Giappone; la selezione di un’immagine all’International Photographic Competition on the Environment, sempre in Giappone, per una mostra itinerante che, partendo da Tokyo e New York City, ha fatto tappa nelle più grandi città del mondo.

Dopo la sua prima personale, si dedica a studi su progetti documentari inerenti alla realtà economica e sociale del territorio, collaborando con alcuni importanti fotografi italiani.

Su incarico del Comune di Casalgrande illustra il libro “Appunti e immagini della Resistenza a Casalgrande”, realizza immagini sull’ambiente contadino allestendo una mostra e pubblicando il libro “Il Ritorno”, recensito dal Prof. Massimo Mussini e inviato a musei e gallerie di tutto il mondo come The J.Paul Getty Museum e The Museum of Modern Art di New York, in seguito alla quale viene invitato ad esporre a Dunakeszi nei pressi di Budapest. Inoltre espone in mostre con pubblicazione di libri quali: “E’ L’Italia, “L’Emilia Romagna Fotografa”,”Reggio Emilia un anno di fotografia” e “Fotografia Reggiana”.
Esegue un lavoro sui Centri Commerciali dell’Emilia Romagna, dal titolo “Via Emilia Luoghi e non Luoghi”, un altro all’Unità Operativa di Radioterapia Oncologica “Giorgio Prodi” di Reggio Emilia.

Sue fotografie sono state esposte in alcune manifestazioni della Fotografia Europea di Reggio Emilia, altre sono state acquisite dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
Una sua fotografia è stata richiesta dal Sharjah Art Museum di Sharjah negli United Arab Emirates, un’altra sua foto viene esposta al Festival di Arte Fotografica di Lishui in Cina ed è acquisita dal museo fotografico della città cinese.
In occasione della mostra “Passione Italia 17 marzo 2011 una giornata Italiana”, una sua fotografia viene selezionata ed esposta al Centro Italiano Fotografia d’Autore di Bibbiena e pubblicata sul libro stampato per l’occasione.

Nel 2011 due sue fotografie vengono selezionate dalla Seat Pagine Gialle di Torino e pubblicate sulla copertina dei volumi della provincia di Modena e Reggio Emilia in occasione dell’edizione speciale per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Nel 2012 la selezione sempre da parte della SeatPagine Gialle di Torino, di una sua fotografia che viene pubblicata sulla copertina di TuttoCittà della provincia di Lecce, inoltre viene invitato a fotografare, come fotografo ufficiale della manifestazione, la Via Crucis Vivente di Frassinoro, in occasione della quale espone scatti delle edizioni precedenti. Nel 2014 una sua fotografia viene inserita in un catalogo frutto di un progetto europeo “Museumcultorum” finanziato dall’ Ipa Adriatico, in seguito al quale viene allestita una mostra in diversi musei nell’area mediterranea, dei paesi partner di questo progetto. Nel 2015 vince il primo premio alla mostra fotografica nazionale “Premio Summer School Emilio Sereni sul tema I paesaggi del cibo” promosso dall’istituto A. Cervi di Gattatico di Reggio Emilia, che viene proiettata all’Expo di Milano. Nel 2016 vengono pubblicate sue fotografie sul libro “Immagini e parole” edito da by Pagine S.r.l. Roma; due suoi scatti vengono pubblicati sul Fotolibro “United Color Of Photography”, edizione 2016 e 2017 contenente le immagini presenti nella mostra del 5°e 7° Meeting Nazionale di Fotografia tenutosi a Roseto Degli Abruzzi.

Nel 2017 in occasione di una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Sassuolo per la prima volta stampa su tela in bianco e nero su piccoli e grandi formati; partecipa alla Biennale “ArteInFiera” Città di Scandiano, dove viene pubblicato un catalogo con le opere di tutti gli artisti presenti, dove vince il primo premio per la fotografia. Dal 6 al 26 giugno espone a Forte Dei Marmi, nell’evento “Fotografia D’Arte”, curato da Barbara Ghisi e  organizzato da LamarguttianArTe, con pubblicazione di un catalogo con tutte le opere degli artisti.

Dal 16 dicembre 2017 all’11 gennaio 2018 espone nella Villa Settecentesca del Club La Meridiana a Casinalbo di Formigine in Provincia di Modena. Dal  7 al 21 aprile 2018  sue fotografie vengono esposte presso la galleria Wikiarte a Bologna.  Sempre nel 2018, dal 2 al 24 giugno, espone presso le Sale Ludovico II al Palazzo Ducale di Revere di Borgo Mantovano in Provincia di Mantova, inoltre dal 15 al 19 novembre una sua fotografia è presente in mostra e sul catalogo, al Contemporary Art Talent Show di Arte Padova. Nel 2019 dal 17 al 19 maggio espone alla Biennale “ArteInFiera” Città di Scandiano, con pubblicazione di un catalogo di tutti gli artisti presenti e dall’1 a 4 giugno a “ArteInFiera a Correggio in Provincia di Reggio Emilia. Nel mese di ottobre espone una sua fotografia all’evento culturale ed artistico “Un Artista Un’Opera”, curato dal critico d’arte Franco Bulfarini, in collaborazione con la Banca di San Felice 1893 Fil. di Ravarino. Dal 26 ottobre al 7 novembre espone alla OnArt Gallery di Firenze in una collettiva di pittori, scultori e fotografi dal titolo “Still Leben Natura Silente”.

Dal 9 al 23 novembre espone alla Tabaccheria Vento di Modena per la VI edizione di “Arte in Tabaccheria, Tabaccheria in Arte”. Il 24 e 25 novembre e l’1 dicembre partecipa all’Evento Artistico “Arte Cibo per l’Anima”, curato dal critico Dott. Franco Bulfarini, presso il Centro Fiere del Comune di Scandiano.

Dal 23 novembre al 22 dicembre viene invitato ad esporre, dalla Cantina Canali di Albinea, con altri 13 artisti nell’evento “Le Vigne di Matilde”.

Dal 30 novembre al 14 dicembre, in occasione del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea LYNX 2019, una sua fotografia viene esposta presso la Lokarieva Galerija a Ajdovscina  (Slovenia). Dall’8 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 una sua fotografia, vincitrice del concorso promosso in omaggio all’artista Carlo Minelli (1917/1978), viene esposta al CircolArt con il patrocinio del Comune di Pavullo nel Frignano (MO). Dal 4 gennaio al 9 febbraio 2020 espone a Cesenatico (FO) due sue fotografie, una delle quali viene premiata al “1° Premio David di Donatello per le Arti Visive 2020”, promosso da ArtExpò Gallery.

Dal 14 al 23 febbraio è presente con una sua opera alla mostra collettiva d’Arte Contemporanea dal titolo “With Love” presso lo splendido Palazzo del Bargello di Gubbio. Dal 20 febbraio al 5 marzo, con il patrocinio della Fondazione Giuseppe De Nittis, espone con altri tre artisti, alla collettiva d’Arte Contemporanea a cura della Dott.ssa Anna Soricaro, presso la Galleria ZeroUno di Barletta.

Dal 2 al 31 marzo espone allo Spazio-Arte-Cgil del Comune di Bibbiano (RE). Dall’1 al 30 settembre espone alla mostra “Spring Show 2020” al Photo Festival di Milano presso lo spazio Fondo Malerba e dal 19 settembre al 10 ottobre  al “Trnit[àr-t] Spring Edition 2020” di Prato. Nel 2021, dall’11 settembre al 3 ottobre sue fotografie sono esposte nella prestigiosa sede dell’ex Refettorio Monastico dell’abbazia in Polirone di San Benedetto Po (MN).

Nel 2022,  dal 7 al 18 settembre espone nella bellissima Villa Cuoghi di Fiorano Modenese;  il 22 e 23 ottobre, in occasione dell’evento Parigi-Art Shopping Louvre, una sua opera viene proiettata presso il Carrousel du Louvre a Parigi; dal 19 al 30 novembre espone presso la Galleria d’Arte Moderna J. Cavedoni a Sassuolo (MO).

Nel 2023,  dal 4 al 22 febbraio espone, con una mini personale, alla rassegna artistica internazionale “Artexpo Winter Rome 2023”, evento organizzato da Artists in the World Event e Art Gallery Rome.

Hanno scritto di lui :

Prof. Massimo Mussini ordinario di storia e Arte Moderna Università di Parma e critico di fotografia.

Progetto 199/A estratto dal catalogo Casalgrande 1996.

Nella definizione di questa ricerca, ha avuto un suo ruolo importante la “scuola”, da non intendere come uno di quegli inutili e costosi workshops che vanno tanto di moda, quanto come rapporto con un gruppo di importanti fotografi italiani e, soprattutto, come la volontà di comprendere il loro lavoro più che di “apprenderlo”; cioè di capire il senso degli esempi proposti, piuttosto che di cercare di imitarli sul piano formale. E il senso di quell’insegnamento, di quelle diverse presenze nel Territorio di Casalgrande, era che la fotografia è pensiero espresso per immagini e non semplicemente un insieme di figure da comporre in forma ordinata. Di quell’insegnamento, Silvano Fontanesi dimostra di avere perfettamente compreso che prima di scattare una fotografia bisogna avere chiaro che cosa si vuole fotografare e per quale ragione farlo.

2019  Dott. Franco Bulfarini curatore e critico d’Arte.

Silvano Fontanesi è fotografo artistico di grande esperienza e talento, il suo intento non è di produrre scatti fotografici imprevedibili, o iconografie di tendenza, ma inseguire con passione, sensazioni provenienti dal proprio animo, ma anche dalla realtà circostante o da quelle che lui definisce “le sue radici”. Egli opera con un procedere artistico per cicli di foto, sia a colori che in certi casi ove ritenuto opportuno con sviluppi in bianco e nero, in particolare se occorre accentuare la drammaticità di soggetti o scene. Ogni scatto è frutto di attento studio per catturare un’ideale di bellezza. L’artista coglie le minime vibrazioni della luce, con sapiente resa del chiaro scuro, ombre e penombre, generando scene esemplari, declinate alla perfezione, quasi a voler confrontarsi col manierismo talentuoso del passato pittorico, ove ere il pennello a dominare la scena a livello di immagini. In particolare nelle opere del ciclo “Dipingere con la luce” è evidente il richiamo ai pittori del ‘600, in particolare Caravaggio, con il suo cesto di frutta, ma ancor più si trovano riferimenti alle nature morte di intensa enfasi, profondità e perfezione di un Rubens, e dei talentuosi pittori fiamminghi in genere. La sua è una straordinaria abilità ben apprezzabile in questo ciclo di grande successo. Nel momento di creazione in studio della scena, il soggetto è messo in posa con attenzione a dir poco sorprendente, ed una sapienza rara nel comporre gli accostamenti cromatici. Gli scatti per queste opere sono realizzati in condizioni di buio, a parte una piccola luce ben orientata. Con questa apparente semplicità l’artista coglie delicati equilibri fra numerosissimi elementi di cui si compone l’immagine, concependo una visione unitaria di perfetto equilibrio formale, ove tutto interagisce con tutto, ove ogni cosa è al suo posto, ove nulla è lasciato al caso, vi è la cura sapiente ed ispirata di ogni minimo particolare, che deve armonizzare con l’insieme. Silvano si confronta con luci, ombre e penombre, chiaroscuro, prospettiva, riflessi, profondità di scena, e la luce infine, definendo le forme ed il loro rapportarsi armonioso, le accarezza dolcemente come a porre velature di pennello sulla superfice di un dipinto.

2020  Dott.ssa Mariarosaria Belgiovine critico e curatrice eventi per ArtExpò Gallery                                                      

Notevole concentrazione nella sua capacità di trasformare una foto in opera d’arte, con attento studio concentrato sugli effetti finali del risultato visivo. L’artista concentra il suo intuito nella percezione di mutevoli astrazioni reali, offrendo metafore con essenzialità di colori e di particolari, in un insieme di ottima e sincera valenza creativa.

2020  Dott.ssa Anna Soricaro critico e curatrice eventi di Arte Contemporanea Fondazione Giuseppe De Nittis

Silvano Fontanesi è un fotografo che reinventa lo still life consentendo ad ogni scatto di essere un piccolo dipinto. Fotografa come se stesse utilizzando il pennello, si muove con la macchina come su un supporto bianco, allestisce la scena, predispone tutto con inquadrature e campiture di luce, è una complessa preparazione di giorni che porta allo scatto finale. Si muove come uno sceneggiatore della luce, come lo fu in fondo Caravaggio che, con la sua interpretazione della tecnica del chiaroscuro, ha anticipato l’uso della luce usata oggi per gli effetti speciali nelle produzioni fotografiche e cinematografiche. I due elementi della pittura di Caravaggio sono la luce e il buio, esattamente come nella fotografia di Fontanesi. Il contrasto tra luce e oscurità non crea discrepanza, piuttosto i due elementi si completano, seppur opposti, evidenziando anche i difetti degli oggetti rappresentati in una attenta scenografia pazientemente studiata. Una atmosfera di mistero inquadra la resa finale affidando allo scatto finale l’input di emozionale e suggestionare il pubblico.